Nòvas

Mostra “Premio Architetto Renato Maurino”

A Borgo San Dalmazzo la mostra del “Premio Architetto Renato Maurino”. I pannelli, 28 in tutto, documentano i progetti partecipanti al premio riservato a tesi di laurea magistrale o master discusse presso Politecnici e Università italiane e francesi tra il 1° gennaio 2015 e il 15 luglio 2022 e dedicate ai temi dell’architettura e del paesaggio, con particolare riferimento al recupero, alla rifunzionalizzazione e alla valorizzazione di edifici e spazi posti in zona montana del territorio di lingua occitana, in Italia e in Francia: l’esposizione è allestita fino a sabato 14 gennaio 2023 nel corridoio d’ingresso della Biblioteca Civica “Anna Frank”.

Il premio è patrocinato da molti enti e istituzioni Politecnico di Torino, ENSAG École Nationale Supérieure d’architecture de Grenoble, Comune di Crissolo, Comune di Ostana, Chambra D'òc, Espaci Occitan Museo Occitano - Espaci Occitan, FONDAZIONE AMLETO BERTONI - Saluzzo, Parco del Monviso, Pro Natura Cuneo, Riserva della Biosfera transfrontaliera MaB Unesco, Terres Monviso, Uncem Piemonte, Unione Montana Comuni del Monviso, Unione Montana Valle Grana, Unione Montana VALLE STURA, Unione Montana Valle Varaita), ed è stato istituito dall’ Associazione Architetto Renato Maurino, con sede a Ostana, con l’intento di ricordare l’opera dell’architetto, vissuto tra Crissolo e Ostana in alta valle Po. A lui si deve in parte la rinascita della consapevolezza identitaria dei parlanti in lingua #occitana (fu tra i fondatori dell’Escolo dou Po nel 1961) e soprattutto l’avvio di una stagione di interventi architettonici in ambiti montani più rispettosi dell’ambiente e meglio inseriti nel contesto tradizionale dell’edilizia alpina. 


Tra le tesi premiate c’è anche “Progettare per le aree interne montane. Recupero e trasformazione della Caserma Monte Fiore a Sambuco in Valle Stura”, discussa al Politecnico di Torino dallo studente Fossanese Francesco Bagnasco con il professor Antonio De Rossi e nella quale si prova ad immaginare il futuro di quel grande complesso edilizio militare sito in valle Stura, a cavallo tra la ricettività turistica e l’utilizzo produttivo. Gli altri studenti premiati sono Marta Baudena di Cuneo, per la tesi “La rinascita di Brione: strategie per il recupero di una borgata di Elva, in Valle Maira”, discussa al Politecnico di Torino con i docenti Daniele Regis e Roberto Olivero; Giacomo Coalova di Dronero e Daniel Corso di Torino per la tesi “La viticoltura eroica nei processi di valorizzazione dei borghi alpini”, discussa al Politecnico di Torino con i docenti Massimo Crotti e Roberto Dini; Deborah Biffanti di Torino e Giulia Dello Vicario di Vercelli per la tesi “Un manuale di recupero per la borgata Campi in Val Pellice” discussa al Politecnico di Torino con i docenti Daniele Regis e Roberto Olivero.