Maraman, avverbio occitano che significa “improvvisamente, a sorpresa”: e con lo spirito della novità e della sorpresa i musei e punti espositivi delle Valli Maira, Grana e Stura si presentano insieme per offrire un’immagine globale del “paesaggio culturale” che caratterizza queste due valli occitane del Piemonte sud-occidentale.
I musei, le raccolte e gli spazi espositivi della rete Maraman delle valli Maira, Grana e Stura raccontano una storia, antica e moderna, di uomini e terre, di lavoro e passioni: l’antica vocazione agricolo-pastorale, la lingua e la cultura occitana, la genialità di sfruttare risorse impensabili e il coraggio di partire inventando mestieri itineranti.
Non solo ciò che è stato e non è più, ma anche quel che continua a crescere e rivivere.
I musei di MARAMAN – Paesaggio culturale delle Valli Occitane
Museo occitano Sòn de Lenga – Espaci Occitan
Via Val Maira 19 (ex Caserma Beltricco) | Dronero | segreteria@espaci–occitan.org | espaci–occitan.org
Lasciati trasportare/guidare dal Sòn de Lenga nel museo dell’Associazione Espaci Occitan. Vetrina della cultura occitana e centro di interpretazione del territorio, tappa imprescindibile per la visita nelle valli di lingua d’Òc, ti permetterà, con un approccio gradevole e dinamico, di scoprire, ascoltare e vedere, la straordinaria tradizione letteraria, musicale, folkloristica e storica dell’area occitana italiana.
Museo Civico Luigi Mallé
Via Valmala 9 | Dronero | museo.malle@ | comune.dronero.cn.itmuseomalle.org
Per gli appassionati d’arte, Dronero, piccolo borgo medievale ai piedi della Valle Maira, custodisce un piccolo tesoro di opere che spaziano dal tardo ‘500 alla prima metà del ‘900.
Tra le strette vie del centro storico, i numerosi palazzi nobiliari e i ruderi delle mura di cinta, spunta la casa, oggi museo, di Luigi Mallé storico dell’Arte, nonché Direttore dei Musei Reali di Torino, ma soprattutto collezionista di opere e sculture artistiche che alla sua morte donò alla Municipalità di Dronero.
Dalle ceramiche Meissen ai vasi liberty Gallé e Daum, dai quadri fiamminghi alle fotografie storiche, dai paesaggisti dell’Ottocento ai maestri del Novecento, come Fontana: il Museo custodisce 400 anni di storia dell’arte.
Esposizione permanente d’Arte Sacra
Via XXV Aprile | Dronero
Nel centro storico di Dronero, dietro la stupenda Piazza Manuel di San Giovanni, nascosta tra i palazzi residenziali, si erge la piccola Chiesa del Gonfalone. Riedificata ad inizio ‘700 in forme barocche, con il suo slancio verticale e il suo stile sgargiante colpisce e meraviglia l’occhio del visitatore.
Tuttavia il vero tesoro è custodito nei vani, corridoi e stanze adiacenti alla navata principale dove l’esposizione d’arte Sacra testimonia la vita e l’opera dei membri della Confraternita dei Disciplinati, poi detta del Gonfalone, fondata nel XII secolo e tuttora attiva.
Collezione strumenti musicali “G. Goletti”
Via XXV Aprile 21 | Dronero | segreteria@ istitutomusicaledronero.it
Di fronte alla Chiesa del Gonfalone, presso Palazzo Savio, edificio risalente a fine ‘700, è ospitata una collezione di 150 strumenti musicali provenienti da tutto il mondo. Dono della Sig.ra Goletti – Wahn, gli oltre 150 strumenti sono stati collezionati da suo marito Giovanni Battista Goletti, dronerese di origine, nel corso dei suoi tanti viaggi come alto funzionario della Corte dei Conti e frutto della sua grande passione per la musica. La visita al museo ti consentirà di sentire i suoni dall’Australia alla California dal Centrafrica alla Mongolia in un’armoniosa melodia globale.
Centro Europeo Giovanni Giolitti
Via XXV Aprile 25 | Dronero | giolitti@ | giovannigiolitti.itgiovannigiolitti.it
A chiudere un triangolo di cultura racchiuso in pochi metri ci pensa il Centro Europeo Giovanni Giolitti, adiacente a Palazzo Savio e vicino alla Chiesa del Gonfalone.
Il centro, nato nel 1998 grazie ad una donazione del comune di Dronero, racconta, narra e guida alla scoperta di una figura iconica dei primi del Novecento, originario della Valle Maira: Giovanni Giolitti. Da allora il Centro ha sviluppato la sua azione in un contesto nazionale, attuando convegni, corsi, conferenze, mostre, pubblicazioni.
Centro visite Roccerè
Frazione Sant’Anna 135 | Roccabruna | associazione@ | roccere.itroccere.it
All’imbocco della Valle Maira, sul versante orografico sinistro, il piccolo comune di Roccabruna conserva uno dei più importanti siti d’arte rupestre dell’età del Bronzo in Europa. Sulla Sommità del Monte RocceRè, che si staglia sulla piana antistante, sono visibili più di 35.000 coppelle, ovvero incavi emisferici artificiali scavati nella roccia, testimonianza dei primi insediamenti in Valle.
Prima dell’esplorazione del Monte, è fortemente consigliata una visita al centro Visite Rocceré, sito in un ex-rifugio immerso nella pineta di Sant’Anna di Roccabruna in un’atmosfera suggestiva e distensiva allo stesso tempo, dove sono conservati la storia e tutti gli studi inerenti all’Area Archeologica.
Punto visita Bottai
Borgata Serremorello, Frazione Albaretto | Macra
Lo storico palazzo comunale di Albaretto, una volta centro dell’attività politica e sociale macrese, oggi, tra le sue mura, racconta e preserva la storia di un antico mestiere oramai scomparso. Il “Punto Visita i Bottai” è uno spazio espositivo di documentazione sul mestiere itinerante dei Bottai (sibrìe) che ad Albaretto hanno avuto la loro terra di origine. Ambulanti che partivano in autunno, quando il lavoro dei campi era sospeso, alla volta dei cascinali delle Langhe, del Monferrato e del Monregalese, nel basso Piemonte, per costruire o riparare tini in legno in cui fermentavano vini celebri come il Barbera, il Barbaresco, il Dolcetto.
Seles – Museo multimediale dei mestieri itineranti
Borgata Chiesa | Celle di Macra | comune.celledimacra.cn.itL
’inverno in montagna era molto duro da vivere: la neve copriva campi e boschi e per sopravvivere serviva ingegno. Dal bisogno sono nati numerosi mestieri, oggi non più praticati, come quello degli acciugai, che è possibile scoprire nel museo Seles dei mestieri itineranti.
Il Museo, allestito nell’antica Cappella di S. Rocco, narra le vicissitudini, le fatiche e le caratteristiche del commerciante di acciughe, un mestiere tanto insolito quanto diffuso in un territorio così lontano dal mare. Praticato nei mesi invernali, il museo ripercorre i passi di questi venditori analizzando gli aspetti storici ed antropologici e le caratteristiche di identità socio-culturale della comunità della media Valle Maira.
Questo centro è il punto di riferimento e di raccolta delle testimonianze e della documentazione di tutti gli acciugai della Valle Maira che hanno avuto nei comuni di Dronero, Celle di Macra, Paglieres e Macra la loro culla d’origine.
Punto espositivo Spazio Pinse
Borgata Chiesa | Celle di Macra
“Pinse” era il nome con cui venivano identificati gli artisti itineranti che viaggiavano per le valli e “Pinse” è il nome del centro espositivo che raccoglie la testimonianza del loro passaggio.
Allestita sopra la canonica della Parrocchiale di San Giovanni Battista, l’esposizione offre una panoramica sui pittori attivi dal Quattrocento al Novecento sulle Alpi cuneesi.
Un percorso che racconta accuratamente la fervenza artistica e la dinamicità di una valle, quale polo culturale.
Cantunal - Laboratorio della costruzione alpina
Borgata Castellaro | Celle di Macra
Nato per approfondire la cultura materiale locale, il Cantunal è una realtà di scoperta: non un museo, ma un luogo connesso al proprio territorio. Attraverso i percorsi segnalati a partire dal laboratorio della costruzione alpina, percorrendo alcuni sentieri si possono raggiungere i posti utilizzati un tempo per il rifornimento del materiale di costruzione degli edifici locali (cava di lose, forni da calce, ecc).
Museo di Pels
Borgata Serre | Elva | comunelva.it
Elva, uno dei più piccoli comuni d’Italia, in Alta Valle Maira custodisce un piccolo museo che preserva la memoria di un mestiere unico, nato sui monti della Valle Maira: quello dei raccoglitori di capelli. Questi, una volta lavorati, andavano a rifornire i più importanti parrucchieri di tutt’Europa.
Museo etnografico all'aperto d’la vito d’en bot
Borgata Vernetti | Marmora | ceaglio–vallemaira.it
Raccolta di attrezzi, oggetti di uso quotidiano e fotografie risalenti ai secoli XIX e XX, raccolti ed esposti dalla famiglia Ceaglio a raccontare la vita di un tempo sulle pareti degli edifici nel cuore della borgata Vernetti.
Triassic Park – Gardetta
Bivio Marmora–Canosio | Marmora
Esposizione didattica di una raccolta di reperti geologici riguardanti il periodo triassico provenienti dall’Altopiano della Gardetta, inserito nel 2001 fra i Patrimoni Geologici Italiani e in cui nel 2008 sono state rinvenute le impronte di Ticinosuchus ferox, rettile progenitore dei dinosauri. Per visite contattare il Campeggio Lou Dahu Tel. +39 349-7105244.
Museo Casa di Mosè
Borgata Reinero 16 | Marmora
Il complesso è stato creato grazie alla ristrutturazione dell’antico edificio denominato Casa di Mosè, risalente al XV secolo e comprendente zone abitative, spazi pubblici e collettivi. La lunga scalinata in pietra conduce al piano interrato, dove si trova l’antichissimo pozzo.
Museo della canapa e del lavoro femminile
Prazzo Inferiore | Prazzo | comune.prazzo.cn.it
La canapa, risorsa fondamentale della quotidianità montana, è il simbolo del lavoro e della presenza femminile in Valle Maira.
Il museo intende, attraverso la narrazione delle fasi lavorative e la rappresentazione dei differenti usi della canapa, mostrare e dar rilievo al ruolo della donna nel contesto vallivo.
Entrare nel museo ti permetterà di respirare e sentire la rilevanza della figura femminile nella famiglia e le difficoltà a cui doveva sopperire.
Museo di Arte Sacra
Borgo Villa c/o Confraternita dell’Annunziata | Acceglio | comune.acceglio.cn.it
Realizzato nel 1998 con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Piemonte, il museo ha sede nell’oratorio della Confraternita dell’Annunziata: custodisce ex voto, dipinti, sculture, oreficerie e paramenti in antichi tessuti, miniature e riproduzioni di antichi progetti. Dal 2012 sono esposte anche alcune opere del pittore Matteo Olivero. Per le visite, contattare il referente: Luca Baralis 0171 99008.
Museo del Setificio Piemontese – Filatoio
Via Matteotti 40 | Caraglio | filatoiocaraglio.it
Appena fuori il centro cittadino di Caraglio, sulla direttrice che conduce a Dronero, si erge il filatoio di Caraglio, testimonianza dell’archeologia industriale settecentesca, ad oggi il più antico complesso manifatturiero serico, ancora esistente in Europa ad accorpare sia le operazioni di trattura che di torcitura. Al suo interno si può apprezzare la ricostruzione fedele delle principali attrezzature impiegate all’epoca per produrre il filo di seta, che dal fornelletto per la trattura dei bozzoli (lo svolgimento della bava), passando per incannatoio e binatoia, attrezzature impiegate per l’avvolgimento del filato su aspi o bobine, conduce alla vera attrazione del percorso: gli imponenti torcitoi idraulici da seta su modello bolognese. i macchinari riproducono quelli in uso tra la metà del Seicento e Settecento, ricostruiti nella loro sede originale e impiegando gli stessi materiali.
Esposizione di Fossili
Frazione San Rocco, Via Divisione Cuneense 65 | Bernezzo | passionefossili.it
In un casolare nella municipalità di Bernezzo sono raccolti ed esposti i 50 anni di passione di Attilio Dalmasso per i fossili. La collezione, con uno spazio espositivo di 9 vetrine e 5 rastrelliere, è ordinata cronologicamente ed ospita quasi 600 esemplari di fossili, a partire dal Precambriano fino all’Antropocene, che permettono la scoperta dei primi essere viventi.
Kinomuseo
Via Roma 17 | Valgrana | kinokinino@ | fastwebnet.itkinokinino.com | comune.valgrana.cn.it
In Valle Grana, nel comune di Valgrana, nel centro del paese è presente un piccolo museo del cinema, frutto di una raccolta durata oltre 40 anni e che annovera oggi 10.000 pezzi.
Nel KinoMuseo sono esposti manifesti, riviste, fotografie ma anche lanterne magiche, polyorama, ombre cinesi, zootropi, praxinoscopi, proiettori, apparecchi fotografici, giochi ottici. Inoltre, l’emeroteca comprende oltre 3000 riviste italiane e straniere e la biblioteca accoglie oltre 600 volumi dedicati al cinema.
Esposizione di opere artistiche in miniatura
Via Galimberti 46 | Valgrana
Appassionato di modellismo, Ezio Molinengo ha ricreato molti scorci del proprio paese ed i principali monumenti sacri e civili della Val Grana (e non solo): copie in miniatura in polistirolo espanso del Santuario di San Magno, dell’antico ponte di Valgrana, di chiese e cappelle del territorio alpino fino al Santuario di Sant’Anna di Vinadio.
Ecomuseo Terra del Castelmagno – I Babaciu
Frazione San Pietro – Monterosso Grana | ecomuseo@ | terradelcastelmagno.itterradelcastelmagno.it
Nel 2013 prende forma il percorso di visita “Il Paese Senza Tempo”: uno spaccato di vita congelato dal trascorre del tempo, popolato da “babaciu”: pupazzi di ferro e fieno che uniscono tradizione, memoria e comunità, passato, presente e futuro. Da giugno 2019 il percorso “Lou Paìs senso Temp” si è arricchito con la voce e le storie di vita vissuta raccontate attraverso gli abitanti di San Pietro: uno speciale bastone permette oggi di ascoltare dieci differenti testimonianze storiche legate alla montagna, agli uomini, alle donne, alle pietre, al Castelmagno. Dietro ogni racconto c’è un nome, un cognome, un soprannome, una memoria, con un messaggio da trasmettere.
Ecomuseo Terra del Castelmagno - Museo
Frazione San Pietro, 89 – Monterosso Grana | ecomuseo@ | terradelcastelmagno.itterradelcastelmagno.it
Il Museo Terra del Castelmagno è uno spazio dedicato all’omonimo ecomuseo: racchiude in sé l’interpretazione del patrimonio condotta dalla comunità locale, la stessa comunità artefice del Paese senza tempo, per fornire un’ampia panoramica sull’alta valle Grana e le sue trasformazioni.
È un museo nato per raccontare una comunità e mostrare il patrimonio storico-culturale che si nasconde nell’alta Valle Grana. L’obiettivo è restituire una chiave di lettura per il territorio che ci circonda integrando tecnologia, gamification e storytelling: installazioni, tecnologie immersive e pannelli esplicativi vi accompagneranno alla scoperta delle conoscenze tramandate di generazione in generazione.
Museo Casa Narbona
Borgata Campomolino | Castelmagno | terradelcastelmagno.it
Nel museo di Casa Narbona è custodita la suggestiva e misteriosa storia della Borgata Narbona, piccola borgata abbandonata negli anni ’60 dai suoi abitanti, con tutti gli oggetti della loro vita quotidiana.
Nei locali museali sono esposti materiali e oggetti originali recuperati dalle case oggi diroccate.
Museo La vita di quassù
Frazione Colletto | Castelmagno | museocollettocastelmagno.it
Nella Fraz. Colletto di Castelmagno il piccolo museo della Vita di Quassù raccoglie oggetti e strumenti relativi alla vita quotidiana e al lavoro di un tempo. Tutte le fatiche, i giochi, gli strumenti da tavola sono preziosamente conservati nelle stanze e negli angoli della borgata.
Museo dell’Abbazia di San Dalmazzo Pedona
Via dell’Ospedale, 2 | Borgo San Dalmazzo | www.museoabbazia.it/museo | iatborgo@ visitcuneese.it
Allestito nell’antico palazzo abbaziale, posto accanto alla Parrocchia, il Museo dell’Abbazia di San Dalmazzo di Pedona presenta nelle sale l’evoluzione storica del luogo e include il percorso archeologico sotterraneo. La visita inizia dall’antica città romana di Pedona, nella cui necropoli in epoca paleocristiana prese avvio il culto del giovane martire Dalmazzo, e attraverso la fondazione della prima abbazia longobarda raggiunge i fasti dell’epoca romanica, quando l’abbazia di Pedona raggiunse un’importanza strategica per l’intero territorio. Fulcro e gioiello del percorso è l’antica cripta romanica, unica nel suo genere per fascino e interesse architettonico.
Museo della Guerra e della Resistenza in Valle Stura
Piazza Michelangelo Berardengo 1 | Valloriate
Un percorso di conoscenza storica attraverso foto, documenti e schede, per approfondire l’impatto della guerra sul territorio e sugli abitanti della Valle Stura negli anni 1940-1945. Gavette e attrezzi militari, ricordi di guerra dei soldati al fronte, ma anche resti di bombe e di lanci alleati paracadutati sul territorio di Valloriate, fino a una mitragliatrice nascosta dai partigiani all’epoca del grande rastrellamento dell’aprile 1944, danno un’idea delle condizioni materiali in cui si muovevano soldati e partigiani. Per visite: 0171 72977, valloriate@vallestura.cn.it.
Museo della Pietra
Via Don Cristini 1 | Moiola
Il Museo della Pietra è ospitato presso il Centro Saben e presenta una ricca raccolta di modellini realizzati in pietra da Angelo Farchetti e raffiguranti i principali edifici e quartieri di Moiola, abitazioni tradizionali, presepi e antichi mestieri.
Forte Albertino
Piazza Vittorio | Vinadio | www.fortedivinadio.com
Il Forte di Vinadio è fra gli esempi di architettura militare più significativi dell’intero arco alpino, Un vero capolavoro dell’ingegneria e della tecnica militare, voluto da Re Carlo Alberto nel Ottocento.
Da centro militare a polo culturale, oggi il Forte ospita al suo interno "Montagna in Movimento"; un percorso museale che attraverso suoni, voci, immagini e installazioni multimediali introduce il visitatore nel mondo delle Alpi Meridionali, caratterizzate lungo tutto il corso della storia da un continuo e fecondo andirivieni, punto di partenza e di arrivo di popoli, idee, arti, mestieri, merci, innovazioni.
Centro di Documentazione Valle Stura
Via Umberto I, 50/a | Sambuco
Ospitato nelle ex-scuole elementari dal 1988 il Centro è stato fondato con lo scopo di raccogliere la documentazione, sviluppare la ricerca, collaborare alla tutela e organizzare iniziative di valorizzazione del patrimonio storico e culturale della Valle.
Ecomuseo della Pastorizia
Frazione Pontebernardo | Pietraporzio | www.ecomuseopastorizia.it
L’ecomuseo è nato per raccontare, custodire e salvaguardare la lunga tradizione della razza ovina sambucana, autoctona della valle, che negli anni ’80 rischiò di scomparire. Inoltre, promuove la riscoperta del patrimonio culturale insito nel mondo pastorale della vallata e delle sue propaggini nella Crau francese.
Casa del contrabbando
Frazione Ferrere | Pietraporzio
Il percorso museale situato nella borgata Ferrere di Argentera racconta, nella “Mizoun dal Countrabandìer”, l’antica e diffusa pratica del contrabbando. Nella vecchia abitazione dell’alta Valle, ristrutturata come si presentava nel vivere quotidiano di alcuni decenni orsono, presenta una cucina, una cameretta e il “soulìer”, cioè un ampio locale con soppalco in legno. Il contrabbando era un’attività fuorilegge praticata dagli abitanti dell’alta valle per integrare le scarse entrate nel corso dell’inverno; in ogni stanza l’esposizione di oggetti ed utensili conduce il visitatore alla riscoperta di antiche tradizioni ed attività. Per visite: solo durante il periodo estivo, chiedendo le chiavi al Rifugio Becchi Rossi di Ferrere 0171.96715.
Per info: Espaci Occitan | segreteria@ espaci-occitan.org