Mistral e Alibert

Un Premio Nobel per la letteratura

A partire dalle Crociate del XIII secolo, con l’annessione delle terre occitane alla Corona di Francia, la lingua occitana inizia un lento declino, finché nel 1539 l’Editto di Villers-Cotterêt impone il francese in tutti gli atti pubblici. Solo nel 1854 nasce il Felibrige, movimento letterario fondato da poeti provenzali per provocare la resurrezione della vecchia lingua della Provenza e riabilitarla con il prestigio della poesia. Appartiene a questo movimento Frédéric Mistral, autore di Mirèio, Calendau, Lou pouemo dóu Rose e del dizionario Lou tresor dóu Félibrige, opere per le quali nel 1904 riceve il Premio Nobel per la letteratura “in riconoscimento della freschezza, originalità e autenticità della sua produzione letteraria, fedele riflesso dei paesaggi naturali e dello spirito naturale della sua nazione; e, inoltre, per il suo significativo lavoro come filologo provenzale”.

I Felibres fecero per la prima volta una scelta ortografica e linguistica per la produzione in lingua d’òc: come lingua letteraria scelsero il dialetto provenzale rodaniano, e per la grafia fonetica usarono il modello francese. Da questa grafia, detta mistralenca, derivarono alcune grafia lievemente modificate per adattarsi alle differenti varietà dialettali, tra cui l’Escolo dóu Po utilizzata nelle valli. Per trovare una grafia applicabile a tutte le varietà occitane, Lois Alibert nel 1935 propose una grafia adattata su quella classica e trobadorica e detta etimologica, classica o alibertina. È la grafia che Espaci Occitan adotta.