News

XIII Congresso AIEO | Programma

Occitania: centri e periferie
XIII Congresso dell'Association Internationale d’Études Occitanes

online, da lunedì 12 a sabato 17 luglio 2021
Programma degli interventi


Lunedì 12 luglio

Ore 15 - Saluti degli organizzatori dell’Università di Torino e delle autorità
Proff. Walter Meliga, Giuseppe Noto, Matteo Rivoira, con i Dott. Aline Pons e Andrea Giraudo, e saluto da parte della Presidente dell’AIEO Rosa Maria Medina Granda; saluti delle autorità (Università, Comune di Cuneo, Espaci Occitan).

Ore 15.30 - Conferenza plenaria (in lingua francese)
Fausta Garavini - Le mythe des troubadours:heur et malheur de la litttérature occitane moderne. 
Fausta Garavini è stata allieva di Gianfranco Contini alla Facoltà di Lettere di Firenze, dove ha poi insegnato. Studiosa di letteratura francese e occitanica, traduttrice e scrittrice, è autrice di numerosi lavori critici e di vari romanzi. Alla letteratura occitanica ha dedicato tre libri (L'Empèri dóu Souleu,1967; La letteratura occitanica moderna, 1970; Macaronee provenzali, 1984), diversi articoli raccolti nel volume Parigi e provincia (1990) e l'inserto Lo sol poder es que de dire, "Paragone" 2015. Redattrice di Paragone-Letteratura dal 1972, si occupa a tutt'oggi della rivista, dove continua a pubblicare saggi e racconti.
La letteratura occitana, non avendo uno Stato, non ha nemmeno una capitale, e dunque un centro; si trova però di fronte a una lingua e a una letteratura che non solo hanno un centro, ma hanno un centro onnipotente che fa legge. L'anomalia di questa situazione ha avuto diverse conseguenze nell’evoluzione della letteratura d’oc. Il mito dei trovatori, capace di offrire un collante a una letteratura priva di un centro, ma anche di offrire una garanzia linguistica e poetica contro lo spettro del patois, ha indotto gli scrittori occitani a rifiutare la situazione dialettale della lingua d'oc - che avrebbe potuto essere dialettica a dispetto dell'accentramento linguistico - e a porsi in un rapporto antitetico con Parigi.

Ore 17.30 - Tavola rotonda (in italiano, francese, occitano): Littérature occitane contemporaine 
Presieduta da Claire Torreilles, con Monica Longobardi, Jean-Yves Casanova, Jean-François Courouau, Jean-Claude Forêt, Claire Torreilles, Marie- Jeanne Verny. 
Tutti i relatori insegnano o hanno insegnato l’occitano moderno, dirigono o partecipano a gruppi di ricerca, pubblicando studi sulla letteratura occitana contemporanea (XXI secolo), e in alcuni casi anche opere originali. Insieme si confronteranno su tre questioni: innanzitutto parleranno di un’opera contemporanea di particolare interesse dal loro punto di vista; quindi si rifletterà su quali siano i migliori supporti per diffondere la letteratura occitana contemporanea (e a quale pubblico); infine si affronterà la questione dell’eredità delle generazioni precedenti, le affinità, i debiti, i rapporti letterari.


Martedì 13 luglio

Ore 15 - Conferenza plenaria (in lingua italiana)
Tullio Telmon - Dialettologia percezionale nelle vallate occitane ad Est delle Alpi. 
Tullio Telmon, professore emerito all’Università di Torino, è stato assistente e professore incaricato presso l’Università di Amsterdam (1967-1972); borsista, contrattista e ricercatore presso l’Università di Torino (1972-1988); professore associato presso l’Università di Chieti (1988-1994), professore ordinario di Dialettologia italiana all’Università di Torino (1994-2014). È stato Presidente della Società di Linguistica Italiana dal 2007 al 2011. Nel 2005 gli è stato assegnato il premio “Costantino Nigra” alla carriera. Dal 2018 è Presidente del CIEBP-Centre d’Information sur l’Éducation Bilingue et Plurilingue, del quale fa parte dal 1995.
Nella conferenza partirà da una presentazione delle “valli occitane” del Piemonte occidentale e della “Dialettologia percezionale”, per poi passare alla descrizione delle ricerche percezionali svolte nelle valli occitane. Come caso di studio, Telmon racconterà le ricerche svolte in Valle Maira, rese particolarmente interessanti dall'originale metodologia adottata, che prende lo spunto dalla fervida attività poetica nelle diverse parlate locali della valle.

Ore 16.30 - Tavola rotonda (in italiano e occitano): La politica linguïstica occitana: entre pessimisme de la raison e optimisme de la volontat - Presieduta da Matteo Rivoira, con Aitor Carrera, Patrick Sauzet, Marie-Anne Chateaureynaud, James Costa, Riccardo Regis.
Gli invitati sono tra i massimi conoscitori della situazione linguistica e sociolinguistica di diverse aree dell’Occitania (Carrera: Val d’Aran; Chateaureynaud: Aquitania; Costa: Provenza; Sauzet: Occitania, Dipartimento francese; Regis: Vallate Cisalpine). Sono chiamati a rispondere a due domande sulla realtà della loro regione di riferimento: qual è la situazione sociolinguistica attuale (quale il ruolo dell’occitano e la sua vitalità, struttura del repertorio)? E quali sono le iniziative di politica linguistica avviate nella regione (quali presupposti, quali risultati per ora). La formula gramsciana intende inquadrare da un lato quelli che sono gli elementi ormai noti della situazione generale, vale a dire una debolezza della lingua ormai diffusa, con parti dell’area dove la sua trasmissione nei tradizionali contesti è ormai definitivamente in crisi. Dall’altra l’ostinazione con la quale vengono progettate e realizzate azioni di politica linguistica volta a rinvigorire la lingua e a darle nuovi spazi comunicativi, dai processi di standardizzazione alla sua tutela attuata da un punto di vista legislativo.


Mercoledì 14 luglio

Ore 15 - Conferenza plenaria (in lingua francese)
Linda Paterson - La civilisation littéraire occitane du Moyen Age et son espacement dans le temps et les régions. 
La presentazione inizierà affrontando la questione delle definizioni: cos'è una regione occitana, cos'è un centro? Qui verranno prese in considerazione le regioni politiche, la cultura occitana, e i tentativi cartografici di rappresentare la geografia di queste regioni; saranno anche passati in rassegna i centri formati dalle grandi feste di corte, dalle corti signorili e dallo stesso trovatore. Si passerà poi alle modalità per seguire le peripezie di testi e trovatori, a partire dai nomi propri, dalla trasmissione manoscritta, dalle citazioni di testi lirici di altro genere, per passare dell'intertestualità e alle risorse digitali. La terza tappa prevede un esperimento su tensos e partimens, per vedere se sarà possibile tracciare i fili dello sviluppo di questi generi dialogici. Si concluderà con alcune riflessioni sulla nozione di 'centro e periferia' nel contesto culturale europeo.
Linda Paterson, Professore Emerito all’Università di Warwick, UK, ha fondato la propria ricerca sulla letteratura e la storia sociale e culturale del Medioevo occitano. Ha pubblicato The World of the Troubadours: Medieval Occitan Society c. 1100-c. 1250 (1993), The 'Canso d'Antioca': an Epic Chronicle of the First Crusade (2003), Singing the Crusades: French and Occitan lyric responses to the crusading movement, 1137-1336 (2018) e ha curato (insieme ad altri studiosi) l’edizione critica del trovatore Marcabru (2000) e delle tenzoni dei trovatori (2010).

Ore 16.30 - Tavola rotonda (in italiano e francese): Dante et les troubadours (à propos du centenaire)
Presieduta da Donato Pirovano, con Paolo Canettieri, Luciano Formisano, Miriam Cabré, Courtney Wells.
La tavola rotonda si inserisce all’interno delle celebrazioni dell’anno dantesco 2021 (700 anni dalla morte di Dante, 1321). Coordinati da Donato Pirovano, dantista e Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, interverranno studiosi italiani (Paolo Canettieri, “Sapienza" Università di Roma; Luciano Formisano, Università di Bologna - Accademia Nazionale dei Lincei) e stranieri (Miriam Cabré, Universitat de Girona; Courtney Wells, Hobart & William Smith Colleges, New York), che metteranno in luce modi, tempi, canali e sensibilità attraverso i quali Dante rielabora il grande modello della letteratura medievale in lingua d’oc.


Giovedì 15 luglio

Ore 15 - Tavola rotonda (in italiano e francese): Les troubadours et la musique
Presieduta da Francesco Carapezza, con Francesco Carapezza, Robert Lug, Gérard Le Vot, Florence Mouchet, Christelle Chaillou-Amadieu, Alèxandros Hatzikiriakos, Stefano Milonia. 
La tavola rotonda Les troubadours et la musique affronta uno degli argomenti più affascinanti - anche per il grande pubblico - e allo stesso tempo più difficili (in quanto posto all’intersezione filologia e musicologia) degli studi trobadorici, vale a dire il rapporto tra testo poetico e testo musicale. L’intervento del coordinatore della tavola rotonda, Francesco Carapezza (Università di Palermo), sarà incentrato sulla tradizione di studi e i problemi posti dall’interazione tra filologi e musicologi. Robert Lug (HfMDK Frankfurt am Main) interverrà su notazione e ritmo, mentre Gérard Le Vot (Paris) su varianti e formule melodiche. Florence Mouchet (Université de Toulouse Jean Jaurès) e Stefano Milonia (University of Warwick) discuteranno sui contrafacta musicali. Christelle Chaillou-Amadieu (CNRS/CESCM), Viola Mariotti (projet ANR Maritem) e Alèxandros Hatzikiriakos (Fellow I Tatti – Florence) parleranno invece del celebre Chansonnier du Roi (Paris, BnF, fr. 844), illustrandone il progetto di edizione digitale e i testi aggiunti.


Venerdì 16 luglio

Ore 15 - Tavola rotonda (in italiano e occitano): Lou mai di rais. I più importanti progetti delle associazioni occitaniste locali, tra esperienze passate e programmi per il futuro
Presieduta da Matteo Rivoira, con Carlo Baret, Gianpiero Boschero, Ines Cavalcanti, Stefano Martini, Rosella Pellerino
Lo mai di rais, il più bel raggio (verso di Barbo Toni Boudrie) vuole alludere appunto al miglior progetto o iniziativa attuata in questi anni. Parteciperanno Carlo Baret dell’associazione Amici della Scuola Latina (Pomaretto); Gianpiero Boschero, presidente dell’associazione Lou Soulestrei (che pubblica Lou Nouvel Temp e Ousitanio Vivo) per la Valle Varaita; Ines Cavalcanti, storica anima dell’associazione Chambra d’Oc; Stefano Martini (già funzionario della C. M. Valle Stura, animatore delle iniziative culturali dedicate alla lingua e alla cultura occitana presso l’Ecomuseo della Pastorizia di Pietraporzio); Rosella Pellerino, direttrice scientifica dell’Associazione Espaci Occitan di Dronero, centro votato alla tutela e alla promozione linguistica delle valli occitane.


Sabato 17 luglio

Ore 15 - Assemblea dei soci dell’AIEO.

Come seguire gli incontri
Il calendario del Congresso è consultabile nel dettaglio:
> sul sito trilingue www.aieocuneo.unito.it/occitan/programa
> sul sito dell’AIEO www.aieo.org
> sul sito e le pagine Fb e Tw di Espaci Occitan, www.espaci-occitan.org

L’Università degli Studi di Torino trasmetterà i lavori in live streaming sul sito: www.media.unito.it nonché sulla pagina Facebook @AIEOCuneo.